Come trattare la pelle secca

pelle-secca

Pelle secca: una condizione fastidiosa che indica un disequilibrio a livello non solo di epidermide, ma anche più profondo.

Oggi scopriremo da cosa è causata e come affrontarla.
Si tratta infatti di una dinamica risolvibile sia utilizzando i prodotti giusti sia integrando nella propria skincare alcuni semplici ma preziosi accorgimenti.

Vediamo quindi cosa è la pelle secca: perché si manifesta e come gestirla.


“La pelle è un omaggio all’esigenza
sublime della forma.”

[F. Gianfranceschi]

Pelle secca del viso

La prima informazione utile quando si parla di pelle secca è distinguere in che zona del corpo essa si manifesta.
Come risaputo, infatti, ogni area è a sé per caratteristiche e necessità.

Non si può paragonare la pelle secca del viso a quella dei piedi, ad esempio.
Proprio perché ha una struttura nonché bisogni diversi.

Ricordiamo che la pelle è un organo e nella sua estensione, dalla testa alle radici, si comporta in maniera differente.
Servono quindi trattamenti intelligenti che agiscano in maniera mirata.

Pelle secca viso: come riconoscerla

In questo primo paragrafo ci concentriamo sulla pelle secca del viso, che è la zona (soprattutto nei mesi più freddi) più esposta e quindi più soggetta a disidratarsi.

Innanzitutto come appare la pelle secca in viso?
Sicuramente tesa, arida e dal colorito spento. In alcuni casi si può verificare una vera e propria desquamazione, detta anche xerosi.

Ciò  avviene quando l’acqua e il sebo contenuti nello strato più superficiale dell’epidermide sono inferiori rispetto ai parametri considerati fisiologici.
Questa carenza rende la pelle più predisposta alla formazione di segni e rughe.

Pelle secca viso: perché compare?

Sono molteplici i fattori che facilitano la comparsa della pelle secca in viso.
Alcuni sono endogeni (quindi provocati dall’organismo) mentre altri esogeni (quindi dipendenti da cause esterne).

Vediamo i più frequenti:

  • eventi climatici (eccessiva esposizione ai raggi solari, al freddo, al vento)
  • utilizzo di alcuni farmaci per lunghi periodi
  • patologie (come la psoriasi)
  • stress
  • cosmetici aggressivi o inadeguati alla propria pelle

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Pelle secca viso: come affrontarla

Come anticipato, è possibile affrontare questa problematica con successo.
Occorre affidarsi ai giusti prodotti, appunto, e ad alcuni tips quotidiani.

Ecco cosa si può fare per migliorare nella comodità della propria routine la pelle secca del viso:

  • gua sha
  • riflessologia facciale
  • yoga facciale

Queste discipline offrono validi esercizi, brevi e semplici, per conferire alla pelle un aspetto più “fresco” e disteso… e agire in profondità sul benessere della stessa.

Il risultato che si ottiene, infatti, riguarda l’esteriorità ma ha un impatto notevole (benefico) sull’organismo.

Suggeriamo, come sempre, di affidarsi a esperti che possano valutare il migliore protocollo per ciascuna situazione.

Per quanto riguarda i prodotti da utilizzare per contrastare la pelle secca in viso, proponiamo il kit AYA di LumiUp, che ha scelto le migliori proposte del panorama skincare proprio per il trattamento mirato della pelle secca viso.

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Pelle secca mani

come trattare la pelle secca mani

Anche in questo caso la pelle secca è dovuta alla perdita del film idrolipidico che mantiene la fisiologica idratazione.

Le mani appaiono così ruvide, screpolate, arrossate.
Nei casi più “estremi” possono dare prurito.

A giocare un ruolo significativo nella comparsa della pelle secca mani, quattro fattori principali:

  • condizioni metereologiche (vento e freddo)
  • problematica interna (può non trattarsi di una patologia medica, bensì di uno squilibrio emotivo che porta a sviluppare questa dinamica. La psicosomatica lo spiega bene)
  • lavaggio eccessivo delle mani
  • stile di vita impattante (assunzione di alcool e nicotina, bere poca acqua, stress)

Come fare a occuparsi in maniera efficace delle mani con pelle secca?

Riparando la pelle con una crema mani ad azione nutriente, poiché i principi attivi stimolano la rigenerazione e l’idratazione naturale.

E quali sono i principi attivi che ripristinano la pelle?
In primis Acido ialuronico, Niacinamide e le Ceramidi, che tornano a dare una piacevole sensazione di morbidezza.

Pelle secca ai piedi

Piedi e secchezza della pelle: un annoso problema che, soprattutto a livello estetico, tedia molte persone.

Anche qui la pelle diventa secca poiché trattiene l’acqua, diventando tesa e screpolata.
Questo “inestetismo”, che trascurato può provocare conseguenze più profonde, si nota maggiormente nella zona dei talloni e sulla pianta del piede.

La pelle dei piedi diventa secca per svariati motivi, tra i più diffusi:

  • disidratazione (si beve poca acqua, ci si lava spesso e con acqua troppo calda)
  • calzature non idonee (danneggiano la cute)
  • diabete (provoca squilibri alla circolazione sanguigna, pertanto i piedi ricevono meno ossigeno e nutrienti, diventando secchi e gonfi)
  • pressione sanguigna (se si sta in piedi gran parte della giornata)
  • invecchiamento (se si trascura la salute dei piedi, la pelle diventa secca

Per “curare” i piedi secchi, vengono in supporto prodotti e trattamenti ad hoc che evitano l’insorgere di complicanze indesiderate e dolorose quali calli, tagli, pelle spaccata e prurito costante.

Noi di NGN abbiamo individuato due soluzioni dall’efficacia comprovata.
Ecco quali sono.

 

UREADIN Podos ISDIN: ripara le fissurazioni da secchezza grazie all’allantoina, al pantenolo e al burro di karitè.

Elimina ruvidità e inspessimenti moderati.

 

Pelle secca gambe

come trattare la pelle secca gambe

Siccome la causa scatenante della pelle secca alle gambe è la scarsa idratazione, occorre restituirle la giusta quantità di lipidi, per evitare appunto la disidratazione.
Come fare, quindi?
Scegliendo una crema con ceramidi, per ripristinare la naturale funzione di barriera della pelle.

È importante notare come questi principi non idratano solo in superficie, ma agiscono in profondità attraverso il loro assorbimento.

Un prodotto efficace?

UREADIN Lotion10 ISDIN: leggera e ad assorbimento rapido, protegge la pelle stimolando il rinnovamento epidermico

 

 

 

E per un trattamento più profondo suggeriamo ENZYMATIC PEEL di ZO Skin Health By Zein Obagi.
È possibile aggiungere questo step alla propria skincare routine due volte a settimana prima dell’applicazione della crema idratante.

ZO ENZYMATIC PEEL: questo peeling domiciliare esfolia delicatamente la pelle di tutto il corpo, dal viso alle gambe e i piedi.

Pelle secca in gravidanza

Un momento specifico della vita in cui la pelle può risultare più secca è la gravidanza.
Si tratta di uno dei numerosi cambiamenti che la donna può sperimentare durante questo periodo, davvero ricco di novità.

È risaputo che l’aspetto della pelle in gravidanza tende a migliorare, grazie alla dilatazione dei capillari e all’aumento del volume sanguineo.
La maggiore irrorazione porta un maggiore nutrimento e ricambio cellulare che rende la pelle visibilmente più luminosa.

I mutamenti ormonali, però, possono portare ad alcuni inconvenienti (quasi sempre passeggeri) come la pelle secca.

Il suggerimento è di osservarsi e ascoltarsi, prestando attenzione alla skincare e ai prodotti utilizzati: ciò che andava bene prima della gravidanza, può scatenare una reazione di ipersensibilità.

Raccomandiamo, quindi, di trattare con gentilezza la pelle (di viso e corpo).
Se si secca, magari presentando, screpolature, desquamazioni e la formazione di piccole rughe, è meglio utilizzare prodotti specifici.

L’esfoliante, per esempio, va utilizzato utilizzato una volta la settimana, per poi completare la routine con una maschera nutriente e idratante.
Via libera per il trattamento quotidiano, mattina e sera, a una crema nutriente e idratante, formulata per pelle secca, da scegliere più o meno ricca a seconda delle necessità.

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Per quanto riguarda il corpo, invece, un olio di mandorle puro al 100% è un ottimo alleato, sicuro ed efficace, per mantenere la cute elastica.
Grazie alle vitamine E e B, agli aminoacidi e ai sali minerali presenti, si ha un rimedio naturale ed emolliente davvero ottimo.

Pelle secca neonati

Come non affrontare la tematica pelle secca nei neonati?
Un argomento molto importante, che merita un approfondimento dedicato.

Innanzitutto quando i genitori notano che il proprio neonato manifesta la presenza di pelle secca, la prima domanda che si pongono è “Si tratta di una cosa normale?”.
Non da meno si chiedono a cosa sia dovuta e come curarla.

Noi di NGN teniamo a creare consapevolezza attorno a questa dinamica, portando tutte le informazioni utili.

Pelle secca neonati: le prime settimane di vita extra-uterina

Se nel primo mese di vita la pelle del neonato si sta staccando, tutto questo è normale.

La sua barriera cutanea non è completamente formata (ricordiamo che ha trascorso nove mesi circondato da liquidi protettivi), quindi essere esposti ad agenti esterni è un fenomeno nuovo.
A volte anche complesso.

In poche parole i neonati, al di fuori dell’utero, devono creare un nuovo strato di pelle… adatto al nuovo ambiente.
Avviene una sorta di muta, di fatto lasciando andare la vecchia con una più “dura e resistente”.

Se si notano desquamazione, tensione e altri segni di pelle secca del neonato si può procedere in questo modo:

  • bagni brevi e il più possibile piacevoli
  • usare acqua tiepida
  • usare detergenti delicati (oppure solo acqua e amido di mais)
  • lenire la pelle con un olio delicato a base di calendula o una crema con ossido di zinco (almeno 25%)
come trattare la pelle secca nei neonati

La pelle del neonato è tendenzialmente più sensibile a quella degli adulti, quindi prestare attenzione ad alcuni “piccoli” accorgimenti può davvero fare la differenza.
Monitorare la temperatura e l’umidità nelle stanze di casa, ad esempio, può essere utile.
Oppure evitare di sovraesporre i neonati alla luce diretta del sole (in estate senza protezione) e al vento sono altri due consigli per consentire l’equilibrio della pelle del neonato affinché non si secchi.

La Dottoressa Teti si chiama veramente Teti, ma tutti la chiamiamo Teti, figlia di Nereo e Doride, discendente di Oceano, con il dono della metamorfosi per la bellezza. Ricordate: Teti ve l’aveva detto!

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