Alopecia areata: la guida definitiva
La perdita di capelli è un’esperienza che va oltre la mera componente estetica, penetrando profondamente nel tessuto emotivo e psicologico di chi ne è colpito, come già discusso nell’articolo sulla perdita dei capelli.
In questo contesto, l’alopecia rappresenta una vasta gamma di condizioni, tra cui spicca l’alopecia areata, parte delle alopecie non cicatriziali.
In questo articolo, ci immergeremo nel mondo dell’alopecia areata, una variante che porta con sé una serie di interrogativi ancora aperti per la comunità scientifica. Attraverso informazioni approfondite, esploreremo come questa condizione possa incidere non solo sulla salute fisica, ma anche sul benessere emotivo di chi la vive.
Cos’è l’Alopecia areata?
L’alopecia areata è una patologia di natura autoimmune che si presenta come una sfida improvvisa e spesso sorprendente ed è caratterizzata dalla comparsa di chiazze rotonde prive di peli. Mentre il cuoio capelluto è la sede maggiormente colpita, questa condizione può estendersi anche alla barba, alle ciglia, alle sopracciglia e ad altre parti del corpo.
Ciò che rende l’alopecia areata un fenomeno straordinario è la sua tendenza a colpire indistintamente uomini e donne, preferenzialmente di razza caucasica e orientale.
Questa condizione può esordire a qualsiasi età, ma si manifesta più frequentemente durante l’infanzia e l’adolescenza, risultando meno comune negli individui anziani. Con un’incidenza stimata che varia tra l’1 e il 2% della popolazione, l’alopecia areata emerge come una forma di perdita di capelli piuttosto diffusa.
Questo fenomeno, che può determinare significativi impatti psicologici ed emotivi, richiede una comprensione approfondita delle sue manifestazioni, dei suoi fattori di rischio e delle possibili vie di gestione.
Nell’esplorare questo enigmatico mondo della perdita di capelli, sveleremo le sfumature dell’alopecia areata, fornendo informazioni utili e supporto per coloro che affrontano questa particolare sfida.
Alopecia areata: cause e fisiopatologia
Nell’alopecia areata, il percorso verso la perdita di capelli si svela attraverso un intricato quadro di alterazioni nel ciclo follicolare, senza, però, una distruzione completa del follicolo stesso.
Questa condizione autoimmune colpisce i follicoli, compromettendo la normale attività e inducendoli a interrompere prematuramente la fase di crescita, con un ingresso anticipato nella fase di riposo Telogen.
La gravità dell’impatto sul follicolo determina la sorte del pelo o del capello. In alcuni casi, il follicolo viene danneggiato in modo così significativo da causare la rottura immediata del pelo poco dopo la sua fuoriuscita dal derma. In altri, il danno è più lieve, ma sufficiente a far cadere il capello durante la fase Telogen. Talvolta, il follicolo colpito cerca di prolungare l’Anagen, ma riesce solo con difficoltà, dando origine a un pelo distrofico.
Oltre al capello/pelo distrofico, nelle aree interessate dall’alopecia areata, si possono osservare altri due tipi di peli caratteristici:
- Peli a punto esclamativo: lunghi circa 3 mm, con un diametro che si riduce progressivamente in senso prossimale. Questi peli, chiamati così per la loro forma, sono distrofici Catagen o Anagen risultanti da un’alterazione del processo di cheratinizzazione.
- Peli cadaverizzati: ciò che rimane di un capello troncato allo sbocco del follicolo, apparendo come un punto nero sulla cute alopecica. Questi peli, in fase Anagen, colpiti dalla reazione immunitaria, non possono crescere e passano rapidamente alla fase Catagen.
Un aspetto interessante è la selettività dell’alopecia areata per i capelli pigmentati, risparmiando spesso i capelli bianchi.
Durante la fase di remissione, i nuovi capelli che spuntano sono spesso bianchi o di un colore più chiaro rispetto a quello originale, contribuendo a delineare il complesso e dinamico panorama della fisiopatologia di questa affezione.
Alopecia Areata: classificazione
L’alopecia areata si presenta in diverse forme, ciascuna caratterizzata da estensione e localizzazione specifiche. La classificazione di queste varianti aiuta a comprendere la diversità clinica dell’affezione:
- Alopecia Areata Monolocularis: La forma più comune, presenta una singola area di forma circolare od ovale, con dimensioni comprese tra i 2 e i 5 centimetri. Di solito, si localizza sul cuoio capelluto, ma può manifestarsi anche su altre parti del corpo.
- Alopecia Areata Multilocularis: Colpisce più punti del cuoio capelluto, con lesioni multiple che, nel corso del tempo, possono convergere formando una singola lesione maggiore. Questa variante amplifica la complessità della presentazione clinica dell’alopecia areata.
- Alopecia Totale: Si caratterizza per la perdita completa dei capelli sul cuoio capelluto. Questa forma estrema può avere un impatto significativo sulla percezione estetica e sulla qualità della vita del paziente.
- Alopecia Areata Universale: Va oltre il cuoio capelluto coinvolgendo ogni parte del corpo, compresi peli ascellari, pubici, sopracciglia e ciglia. Questa variante rappresenta una sfida unica e può richiedere approcci di gestione diversificati.
- Alopecia Barbae: Tipicamente maschile, questa variante colpisce esclusivamente la barba, creando un’area di perdita di peli nella zona della mascella e delle guance.
- Alopecia Ophiasis: Caratterizzata dalla sua localizzazione sulla parte posteriore della testa, questa forma di alopecia areata può presentare un modello a forma di ferro di cavallo.
Le cause precise dell’alopecia areata non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che fattori scatenanti, come lo stress o infezioni virali, possano attivare il processo autoimmune in individui geneticamente predisposti.
L’andamento della malattia è notoriamente imprevedibile: nel 40% dei casi, i capelli possono ricrescere spontaneamente, ma il decorso è spesso cronico-recidivante, con recidive talvolta più gravi dell’episodio iniziale.
Questa eterogeneità sottolinea la complessità e la sfida associata alla gestione dell’alopecia areata.
Terapie per l’alopecia areata
Affrontare l’alopecia areata richiede un approccio terapeutico mirato, considerando la complessità della condizione.
Nonostante l’assenza di una terapia universale e l’assenza di farmaci specificamente approvati per questa condizione, esistono diverse opzioni terapeutiche utilizzate per bloccare l’autoaggressione del bulbo pilifero e favorire la ricrescita dei capelli.
1) Corticosteroidi:
- Per uso orale: Fondamentali per trattare forme di alopecia areata che coinvolgono zone ampie, ma l’uso è limitato a breve termine per evitare effetti collaterali.
- Iniezioni locali: Efficaci per stimolare la ricrescita, soprattutto quando le chiazze sono limitate. Limitazioni per le zone estese.
- Creme per uso topico: Meno invasive delle iniezioni, particolarmente preferibili per i bambini.
2) Minoxidil al 5%:
- Soluzione topica che può stimolare la ricrescita dei capelli quando applicata regolarmente. Applicabile al cuoio capelluto, alle sopracciglia e alla barba.
3) Antralina:
- Sostanza di sintesi approvata per la psoriasi. Può essere applicata a concentrazioni variabili, spesso usata in combinazione con altre terapie.
4) Sulfasalazina:
- Utilizzata per trattare malattie autoimmuni, dimostrando efficacia nelle forme gravi di alopecia areata.
5) Immunoterapia Topica:
- Sensibilizzatori cutanei (SADBE e DFC): Inducono una reazione allergica locale, spostando l’attenzione del sistema immunitario dai follicoli piliferi.
- Ciclosporina per uso orale: Agisce sopprimendo la risposta immunitaria, con rischi potenziali e benefici in considerazione.
6) Fotochemioterapia (PUVA):
- Somministrazione di farmaco fotosensibile seguita dall’esposizione a lampade ultraviolette UVA. Può trattare solo le zone colpite.
È fondamentale sottolineare che l’efficacia di queste terapie potrebbe variare da persona a persona, e la scelta del trattamento dovrebbe essere fatta in collaborazione con il medico, considerando il tipo e la gravità della condizione.
La gestione dell’alopecia areata richiede un approccio personalizzato e la comprensione della sua natura cronico-recidivante.
alopecia areata: Donne
L’alopecia areata, non facendo distinzione di genere, colpisce sia uomini che donne. Tuttavia, nell’universo femminile, la perdita di capelli può assumere sfaccettature particolarmente impattanti, influenzando non solo l’aspetto estetico ma anche il benessere emotivo.
Le donne affette da alopecia areata possono sperimentare una serie di sfide aggiuntive, spesso legate agli standard estetici socialmente imposti. La perdita dei capelli sul cuoio capelluto, sopracciglia o ciglia può incidere profondamente sull’autostima e sulla percezione personale di femminilità.
La gestione dell’alopecia areata nelle donne prevede l’applicazione di diverse opzioni terapeutiche, spesso con un’enfasi sulla salvaguardia della salute mentale. I trattamenti topici, come creme a base di corticosteroidi e soluzioni di minoxidil, sono comunemente utilizzati per stimolare la ricrescita. Tuttavia, la personalizzazione della terapia è essenziale, considerando la gravità della condizione e il desiderio individuale della paziente di gestire l’aspetto estetico.
È importante sottolineare che la ricerca di supporto psicologico e la consulenza da parte di professionisti della salute mentale possono giocare un ruolo cruciale nella gestione dell’alopecia areata nelle donne. Affrontare le sfide emotive connesse alla perdita dei capelli può contribuire significativamente al benessere complessivo e alla qualità della vita.
alopecia areata: barba
Mentre l’alopecia areata può manifestarsi in diverse parti del corpo, la variante che colpisce esclusivamente la barba, nota come “Alopecia Barbae”, rappresenta una sfida unica, specialmente per gli uomini. La perdita di peli nella zona della mascella e delle guance può avere notevoli impatti sulla percezione della virilità e sull’aspetto estetico maschile.
Caratteristiche dell’Alopecia Barbae:
- Sede Specifica: Limitata alla barba, questa forma di alopecia areata crea chiazze senza peli in una zona chiave del volto.
- Impatto Estetico e Emotivo: La barba è spesso associata a caratteristiche maschili e stile personale. La perdita di peli in questa area può generare complessi emotivi e influire sull’autostima.
Approccio Terapeutico:
- Corticosteroidi Locali: Iniezioni di corticosteroidi direttamente nella zona colpita possono essere utilizzate per stimolare la ricrescita. Questo approccio limita gli effetti collaterali sistemici.
- Creme e Unguenti: Applicare creme a base di corticosteroidi localmente può essere un’opzione meno invasiva per alcuni pazienti, particolarmente se le chiazze sono di dimensioni ridotte.
Aspetti Psicologici e Supporto Emotivo:
- Consulenza Psicologica: Affrontare l’impatto psicologico della perdita di peli nella barba è essenziale. Una consulenza da parte di professionisti della salute mentale può aiutare ad affrontare le sfide emotive connesse alla modifica dell’aspetto estetico maschile.
- Supporto Personale: La condivisione delle esperienze con altri uomini che affrontano lo stesso problema può offrire sostegno e comprensione.
Rimedi
Quando ci si trova di fronte all’alopecia areata, un intervento rapido diventa cruciale per contrastare la perdita dei capelli. Questa forma specifica di alopecia, caratterizzata da chiazze improvvisamente prive di peli, richiede approcci mirati per stimolare la ricrescita e gestire la condizione in modo efficace.
Tra le opzioni terapeutiche disponibili, lozioni locali, shampoo, integratori e fiale giocano un ruolo fondamentale nel rinnovare la chioma senza subire eccessive perdite.
La consulenza di professionisti esperti è fortemente consigliata, poiché una valutazione dettagliata dell’apparato pilosebaceo può fornire indicazioni specifiche per il trattamento dell’alopecia areata. Gli esperti possono anche consigliare un piano alimentare adatto, considerando l’importanza del legame tra la salute dei capelli, lo stile di vita e la dieta.
In questo contesto, NGN Healthcare – New Generation Nutraceuticals srl emerge come un’azienda specializzata, offrendo soluzioni avanzate per contrastare la perdita dei capelli e promuovere una crescita sana.
La linea Annurmets, arricchita con l’estratto di Melannurca Campana IGP®, ricca di Procianidina B2, in combinazione con rame, selenio e biotina, rappresenta una soluzione completa che abbraccia diversi approcci, dalle lozioni agli integratori alimentari tricologici.
Progettata per trattare in modo visibile ed efficace l’alopecia sia maschile che femminile, Annurmets è il risultato di un’innovativa ricerca in collaborazione con l’Università Federico II, riconosciuta nel 2016 con l’Oscar Green.
Fonti e Riferimenti
- Messenger A.G., Slader D.N., Bleehen S.S., Alopecia areata, alterations in the hair growth cycle and correlation with the follicular pathology, Br J Dermatol, 1986;
- Tosti A., Misciali C., Bardazzi F., L’alopecia areata, in Rebora A. et al. (a cura di), Le alopecie, Ital Gen Rev Der, 1992;
- Hunt N., McHale S., The psychological impact of alopecia, BMJ, 2005;
La Dottoressa Teti si chiama veramente Teti, ma tutti la chiamiamo Teti, figlia di Nereo e Doride, discendente di Oceano, con il dono della metamorfosi per la bellezza. Ricordate: Teti ve l’aveva detto!